sabato 3 novembre 2012

Il dittatore





Il regista e protagonista di Borat torna con un film in cui interpreta un dittatore africano dello stato di Waadia. Si tratta di un dittatore molto sospettoso e che fa uccidere tutte le persone che sono in disaccordo con lui. Ad un certo punto l'ONU lo costringe a presentarsi a New York per rispondere alle accuse di stragi che gli vengono mosse da varie parti.
Durante questo viaggio a New York viene catturato e gli viene tagliata la caratteristica barba, senza la quale si dice sia irriconoscibile ed è costretto a vivere nella grande mela come immigrato. Da qui in poi, questo film comincia a ricordare un altro, che è "Il principe cerca moglie" (Coming to America).







Nel caso del principe che cerca moglie l'esilio verso gli Stati Uniti è volontario e c'è il coinvolgimento di un proprio amico/subalterno, mentre nel dittatore, il subalterno che diventa anche amico è l'ex capo del programma nucleare della nazione.

Ma la parte più interessante del dittatore è che è realmente esistito un dittatore che ha fatto uccidere le persone su cui nutriva anche il minimo sospetto: si tratta di Idi Amin Dada, presidente dell'Uganda dal 1971 al 1979, durante quelli anni ha fatto uccidere poco meno di 400 mila persone, di alcune delle quali conservava le teste mozzate in un frigorifero. Si tratta di un personaggio molto alto e dal fisico possente, è stato campione di pugilato dei pesi massimi diverse volte.
La carriera di questa persona comincia come sguattero reclutato dagli inglesi nell'esercito. Egli avanza molto velocemente fino a diventare, con l'appoggio israeliano, capo dell'Uganda.
La prima azione che compie è quella di mandare via dalla propria nazione tutti i commercianti indiani e pakistani e mettere al loro posto dei suoi uomini fidati. Questa azione provoca grandissima popolarità in tutta l'africa al neo presidente, ma distrugge irreparabilmente l'economia nazionale, in quando era stato rimosso chirurgicamente lo strato borghese.
Il dittatore perde velocemente l'appoggio degli israeliani e di quasi tutte le nazioni del mondo, esclusi l'Iran e la Libia di Muammar al-Gaddafi. Quest'ultimo gli procura armi ed esperti per addestrare l'esercito.

Su Idi Amin Dada è stato realizzato un film che non ho visto, ma che mi sento di consigliare lo stesso per le ottime recensioni che ha avuto: The Last King of Scotland.